Escursione a piedi Pizzo d'Ormea
da Quarzina
Ascesa: 1.200 m circa
Distanza: 16,1 km circa
Altitudine partenza: 1.337 m
Altitudine massima: 2.476 m
Difficoltà: EE (Escursionisti Esperti)
Dal parcheggio (1337 m) di Quarzina si Prosegue per una trentina di metri oltre la chiesa e al bivio (fontana) prendiamo a destra. Poco dopo, ad un secondo bivio, si svolta nuovamente a destra seguendo le indicazioni per la chiesa di San Giovanni (itinerario A21) e si prosegue verso la località case Brignacchi, composta da un gruppo di vecchie abitazioni in pietra col “tetto racchiuso” tipiche di questa valle. A sinistra delle case parte un viottolo nell’erba che transita nei pressi di un piloncino diroccato e va a raggiungere, più avanti, la strada sterrata che seguiamo per un breve tratto fino ad un casotto con fontana. Qui si lascia momentaneamente la sterrata per seguire una traccia (scorciatoia) che però si perde nell’erba più avanti. Salendo obliquamente verso destra la andiamo nuovamente a recuperare.
Si lascia nei pressi di un gias con una mandria di mucche al pascolo e proseguendo la marcia si aggira a sinistra un grande dosso montuoso denominato monte Castello di Quarzina (1773 m).
Alcuni tornanti a lato ci trasferiscono verso un altopiano dove la sterrata serpeggia lungo l’Alpe degli Archetti in direzione del lontano e vistoso ripetitore televisivo, posto poco sotto la cima del Pizzo. Bello il panorama alle nostre spalle: da qui è facile riconoscere l’Antoroto con un po’ di nebbia che tenta di avvolgerlo dal basso.
Continuando il cammino raggiungiamo una vasca con fontana (1990 m) e, subito dopo, la deviazione che porta al rifugio Valcaira (sarà la nostra strada del ritorno).
Proseguiamo la marcia tagliando i tornanti poi, più sopra, deviamo su pietraia senza seguire alcun sentiero fino a raggiungere la base del ripetitore. La salita fino a qua non presenta alcuna difficoltà.
Dalla sella, a fianco del ripetitore (2370 m), parte a zig-zag (segnalazione) una traccia verso il cono terminale del Pizzo. Ora la nebbia comincia ad avvolgere la parte superiore. Dopo un primo tratto di salita tra erba e rocce raggiungiamo uno stretto canalino (corda), oltre il quale attraversiamo con i ramponi un tratto in forte pendenza con neve Aggirate le rocce soprastanti passiamo sul lato sud seguendo la traccia altalenante che prosegue vicino ad un altarino con statuetta della Madonna. In lieve salita a destra tocchiamo poco dopo la croce di vetta.
Scendendo il tratto roccioso, poco dopo il passaggio con la corda abbiamo la possibilità di notare, quattrocento metri più in basso, adagiato al fondo di una conca, il lago del Pizzo. La discesa ci riporta alla sella a fianco del ripetitore.
Lasciato a destra il percorso dell’andata, seguiamo a sinistra il sentiero che prosegue lungo la costa Valcaira (sentiero A 17b). Già un po’ distanti dalla cima, troviamo la deviazione per il lago del Pizzo che lasciamo a sinistra.
Un tratto ulteriore di discesa lungo la costa ci porta infine al bivio per il rifugio Valcaira (2010 m), che da qui dista solo pochi minuti.