albenga - Colle di Nava

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Gita in auto: Albenga
da Nava Via Strada Provinciale 453 01h01 39.7 km
Albenga si trova nella Riviera ligure di ponente, nell'omonima piana (seconda della Regione dopo quella della Magra), presso la foce del fiume Centa che nel corso dei secoli ha fatto da "architetto naturale" della pianura ingauna, rimodellando più volte il terreno e costringendo gli albenganesi a dotarsi di argini e ponti già dalla sua fondazione.
Comprende anche la riserva naturale regionale dell'Isola di Gallinara o Gallinaria, dove pare visse san Martino di Tours. Proprio a questo santo era dedicato un monastero nell'isola che dopo il 1064 divenne possesso dell'abbazia di Abbadia Alpina di Pinerolo.
Il primo nome fu Albium Ingaunum, ma quando venne conquistata dai Romani il nome divenne Albingaunum, subito dopo la caduta di Roma divenne Albingauno ed intorno all'anno mille il nome diventa Albingano.
I ritrovamenti vicino al battistero
Chiamata in lingua latina prima Albium Ingaunum ed in seguito Albingaunum (crasi del termine originale), traducibile in Città degli Ingauni (dalla popolazione dei Liguri che l'ebbe in origine per capitale) è stato un centro importante per la fondazione dell'Impero romano nella Liguria occidentale. Fu alleata dei Cartaginesi contro Roma durante la Seconda guerra punica (III secolo a.C.) e divenne la base navale del fratello di Annibale Barca, Magone. Da qui egli salpò alla volta di Genova saccheggiandola nel 205 a.C.. Conquistata da Roma nel 181 a.C. da parte del proconsole L. Emilio Paolo, ottenne il diritto latino nell'89 a.C., la cittadinanza romana nel 45 a.C. e assoggettò i territori dell'interno. Il condottiero romano Gaio Giulio Cesare gli conferì la cittadinanza romana e lo status municipale. Proprio nello splendore dell'impero valorizzò e sviluppò maggiormente la sua urbanizzazione. Il territorio comunale si ampliò partendo dalla costa tra Sanremo e Finale Ligure, nell'entroterra prendendo possesso dell'intera alta valle del Tanaro. Nel V secolo subì l'attacco e l'invasione dei Goti che danneggiarono vistosamente la città conquistandola. Il 451 segnò la nascita della locale diocesi, una delle più antiche della Liguria. Fu conquistata dai Longobardi di Rotari.
Dopo il Mille fu tra i primi liberi Comuni marinari, partecipò alla prima Crociata e alle lotte per il predominio nel Tirreno. Divenne poi libero comune, passando successivamente nel territorio della Repubblica di Genova nel 1251 (sottoscrivendo una onerosa convenzione dopo la morte di Federico II di Svevia che la proteggeva), ne seguì le vicende godendo ancora periodi di grande prosperità.
Albenga sfuggì al saccheggio dei pirati che avevano assalito Ceriale nel XVII secolo. La leggenda dice che i saraceni si fermarono spaventati davanti all'odierno santuario di Nostra Signora di Pontelungo (nacque così la festa del 2 luglio). Nel 1288 ebbe statuti propri. Coinvolta nelle lotte tra Guelfi e Ghibellini, fu sotto la signoria dei Del Carretto del Marchesato di Finale, dei Visconti (1355-1379), dei francesi (1396-1413) e nuovamente di Genova.
Fu occupata dal Ducato di Savoia nel 1625 e nel 1746; sotto Napoleone Bonaparte fu capoluogo della giurisdizione del Centa e capoluogo dell'omonima provincia sotto il Regno di Sardegna (1815-1859).
Sotto il Regno d'Italia fu capoluogo fino al 1926 dell'omonimo circondario nella provincia di Genova; dal 1927 appartiene alla provincia di Savona. Subisce gli ultimi aggiustamenti ai confini amministrativi nel 1929[5] quando le fu aggregato il territorio del soppresso comune di Campochiesa
Costantino Muzio - Case di Nava - info@colledinava.it
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