Gita in auto Borgio Verezzi
da Nava 1 h 11 min 54,8 km
Burgus Veretium o semplicemente Veretum, così si chiamava anticamente quello che è stato eletto fra i borghi più belli d'Italia. Siamo a Borgio Verezzi che guarda da vicino la costa ligure ed altrettanto da vicino il panorama circostante lievemente sopraelevato sul livello del mare, appena 300 metri, che conferisce alla borgata un'atmosfera magica.
Dal 181 a.C. sino al 1933 i due borghi, Borgio e Verezzi restarono divisi, anche se in realtà l'unione fu solo amministrativa, visto che l'uno si trova sul mare e l'altro è abbarbicato in collina. Chi raggiunge Borgio Verezzi per la prima volta la prima cosa che non potrà fare a meno di notare è l'azzurro del mare, abbracciato dal golfo roccioso della Liguria: una lingua di spiaggia sabbiosa che in piccoli tratti diventa ciottolosa, capace di accogliere fra i più suggestivi ed accoglienti lidi di tutta la costa.
Le cose che possono affascinare di Borgio Verezzi sono innumerevoli: anche i meno avvezzi all'arte, alla storia ed alle bellezze mozzafiato messe a punto dalla natura, resteranno senza parole una volta dinanzi all'ingresso di questo pittoresco comune. Chi raggiunge Borgio sul mare la prima struttura in cui ci si imbatterà è la torre d'avvistamento, costruita in epoca genovese nel 1564. Raggiunto il centro non passa inosservata la Chiesa di San Pietro, dall'aspetto candidamente neoclassico risalente al 1806. E' perfettamente riconoscibile dal colore bianco e dal portale ai lati del quale si ergono quattro splendide colonne corinzie affiancate da due campanili. L'interno è assolutamente avvolgente: un'unica navata, all'interno della quale si aprono sei cappelle laterali. Ma Borgio non è solo arte e vicoli storici: è anche natura, ed oltre al mare i più avventurosi potranno spingersi nella visita delle cosiddette Grotte colorate.
800 metri che si snodano fra acqua e luce, colori e sfumature. Stalattiti e stalagmiti, lastre e velature si intrecciano e disegnano un labirinto fatto di drappi, cannule e colonne che grazie alla diversa composizione mineraria assumono un caleidoscopio di colori che illuminano tutto il percorso di una luce divina.
Ma Borgio Verezzi è anche borgo collinare. Un borgo saraceno quella di Verezzi suddivisa in Poggio, Crosa, Roccario e Piazza, piccolissime borgate costituite da dimore antiche riconoscibili dalla struttura in splendida pietra rosa, collegate fra loro da antiche mulattiere, viuzze e creuze, utilizzate sin da epoca islamica per il trasporto di merci e persone sia su carro che su mulo. Guardandole da lontano, le borgate danno l'impressione che le porte e le finestre siano una prosecuzione della collina, come se vi facciano parte integrante e fuoriescano dalla roccia. Un ordinato disordine, che ad un osservatore attento mostrano la loro origine evidentemente arabeggiante, anche se gli abitanti della zona la attribuiscono ai popoli saraceni, stanziatisi lì, secondo leggenda per trovarvi la quiete.
Ai piedi del mulino è possibile visitare due incredibili edifici religiosi la parrocchiale di San Martino e la chiesa di Santa Maria Maddalena e a frapporsi fra una e l'altra la campana della Mamma che oggi giorno batte rintocchi alle 19 per ricordare tutte le mamme.