toirano - Colle di Nava

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Gita in auto: grotte di Toirano Borghetto santo Spirito Via Strada Provinciale 453
da Nava A10 01h09 50.3 km
Le grotte di Toirano si trovano a pochi chilometri dall’omonimo paese, nell’entroterra di Borghetto Santo Spirito in provincia di Savona. Il complesso carsico è formato da molte cavità di cui due, la grotta della Bàsura (o grotta della Strega) e la grotta di Santa Lucia Inferiore, sono aperte e attrezzate per il pubblico. Le grotte di Toirano sono molto conosciute per la loro bellezza, per la ricchezza di stalattiti e stalagmiti, ma soprattutto per le importanti valenze archeologiche della grotta della Bàsura. Questa grotta infatti conserva numerosissimi resti di Ursus spelaeus, l’orso delle caverne, che la utilizzò come rifugio per il letargo (tra circa 50.000 e 24.000 anni BP) e molteplici testimonianze dell’ingresso di uomini preistorici durante il Paleolitico superiore (ca. 12.000 anni BP).
Il complesso turistico delle grotte di Toirano è stato aperto al pubblico nel 1953, pochi anni dopo la scoperta della grotta della Bàsura avvenuta nel maggio del 1950 ad opera di un gruppo di toiranesi (tra cui Luigi Ferro, Dario Maineri, Andrea Nervi e Adolfo Zunino). Per una decina d’anni il percorso turistico si limitò alla sola grotta della Bàsura finché nel 1960 venne scoperta la grotta di Santa Lucia Inferiore. Il collegamento delle due attraverso un tunnel artificiale permise l’ampliamento del percorso turistico e l’organizzazione di un percorso a senso unico di circa 1300 metri attraverso le due cavità, con ingresso dalla Bàsura sul versante Nord e uscita dalla Santa Lucia Inferiore sul versante Sud Ovest[1].
Lungo il percorso si attraversano sale con bellissime stalattiti e stalagmiti ma anche splendide colate. Nella prima grotta, nel Corridoio delle Impronte si possono ammirare le orme lasciate sul pavimento argilloso dai primi visitatori che 12000 anni fa esplorarono la grotta, per poi scendere verso la Sala del Laghetto con un piccolo ma suggestivo lago abitato da piccoli crostacei troglobi del genere Niphargus; inoltrandosi sempre più in profondità si incontra il Cimitero degli Orsi con migliaia di ossa di Ursus spelaeus, animali morti durante il letargo invernale le cui ossa sono state accumulate in un canale naturale da antiche alluvioni. Segue la Sala dei Misteri in cui si trova la maggiore concentrazione di tracce umane, con impronte sul pavimento argilloso, segni carboniosi sulle pareti e palline di argilla attaccate alle pareti.
La Sala del Laghetto nella grotta della Bàsura (Toirano, SV)
Solo nel 1960 venne scoperta la prosecuzione della grotta con la sala terminale, l’antro di Cibele, che, con le sue splendide concrezioni mammellonari, costituisce una particolarità eccezionale nel panorama delle grotte turistiche europee.


Costantino Muzio - Case di Nava - info@colledinava.it
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