taggia - Colle di Nava

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Gita in auto: Taggia
da Nava Via Strada Statale 28 A10 01h12 64.2 km
Taggia (Tàggia in ligure[3]) è un comune italiano sparso di 13.899 abitanti della provincia di Imperia in Liguria.
Il centro storico di Taggia è situato nell'immediato entroterra della valle Argentina, mentre Arma è una località balneare. Tra i due centri vi è la zona denominata Levà (il nome deriva dalla denominazione romana per indicare un'area rialzata).
Il territorio comunale è tuttavia molto esteso, perché coincide con la bassa valle del Torrente Argentina, dalla confluenza del torrente Oxentina, presso la località San Giorgio, fino al mare. Si tratta di un ampio settore di entroterra caratterizzato da estese colture - soprattutto oliveti - nella fascia collinare e da estesi boschi nella sua porzione montana, che raggiunge il Monte Faudo, massima elevazione del Comune con i suoi 1149 metri.
Secondo fonti locali i primitivi insediamenti umani andrebbero ricercati già nell'epoca preromana, dove gli storici non escludono un probabile luogo di culto - dedicato al dio ligure Belleno - nella zona denominata di Capo Don (nel comune di Riva Ligure). La più antica testimonianza del luogo risale tra il X e il VII secolo a.C., grazie al ritrovamento di antiche tombe cinerarie sul sovrastante Monte Grange, dove sorgeva un castelliere ligure che aveva anche funzione di emporio commerciale, aperto alle importazioni da tutto il Mediterraneo. Subì quindi la dominazione romana a partire dal I secolo a.C.
Ai piedi del capo continuò a funzionare un porto-canale, nei cui pressi, in età imperiale, vennero costruite alcune ville rustiche e una stazione di posta che nella celebre Tabula Peutingeriana era ricordata come Costa Balenae. La zona era servita dalla via Julia Augusta, che attraversava tutta la Liguria di Ponente. Presso Costa Balenae piegava verso l'interno, superando il torrente nei pressi dell'abitato attuale. Scavi archeologici intrapresi poco prima del 1940 e poi ampliati a partire dagli anni ottanta del secolo XX hanno portato alla luce i resti di un edificio di culto con un'area sepolcrale e la vasca ottagonale di un importante battistero paleocristiano. All'interno della valle, tra V e VI secolo si sviluppò invece l'insediamento fortificato di Campomarzio o Castel San Giorgio, caposaldo del sistema difensivo bizantino in Liguria (il cosiddetto Limes). Il villaggio venne distrutto e abbandonato molto verosimilmente durante l'invasione longobarda di Rotari del 641, che portò alla decadenza anche di San Giorgio. Da allora gli abitanti della zona cominciarono a popolare un nuovo insediamento, su una bassa colina a circa tre km dalla costa, che a partire dal tardo secolo X è noto come Tabia. Tutta la zona fu oggetto di scorrerie saracene tra i secoli IX e X, ma è del tutto leggendaria la tradizione che vuole Taggia salvata da questi predoni grazie all'intervento miracoloso di Benedetto Revelli, vescovo di Albenga (alla cui diocesi Taggia appartenne fino al 1831) ritenuto originario proprio di Taggia e poi proclamato santo.

Costantino Muzio - Case di Nava - info@colledinava.it
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