noli - Colle di Nava

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Gita in auto: Noli SV
da Nava Via A10 01h22 71.6 km.
Noli (Nöi in ligure]) è un comune italiano di 2 632 abitanti della provincia di Savona in Liguria.
Dal 1192 al 1797 fu la capitale della repubblica omonima che, seppur legata alle sorti della Repubblica di Genova e degli altri centri di potere locali, godette a tratti di una certa indipendenza formale.
Noli è situata sulla costa della Riviera di Ponente, in un'insenatura chiusa a est dall'Isola di Bergeggi e a sud-ovest dal capo omonimo alla foce del torrente Luminella.
Il territorio comunale è costituito, oltre che dal capoluogo, dall'unica frazione di Tosse - collocata sul versante meridionale del Bric delle Rive a 285 m s.l.m. - e dalla località di Voze per una superficie territoriale di 9,67 km².
Il castello di Monte Ursino
Antico centro dei Liguri, fu municipio in epoca romana. Il suo nome, citato in alcuni documenti del 1004 e 1005 con il nome di Naboli, deriva probabilmente da Neapolis, derivazione greco-latina di "città nuova". Altra possibilità è che il nome derivi dal toponimo romano Ad Navalia.
Nel medioevo fu base bizantina e, divenuta dominio dei Longobardi, che la distrussero nel 641[, fu completamente ricostruita vicino al mare. Fu dominio anche dei Franchi di Carlo Magno.[5] Allo smembramento dell'impero carolingio fu inserita, assieme alla vicina Varigotti, nei possedimenti della Marca Aleramica e della famiglia Del Carretto del ramo di Savona.
Divenuta in seguito un importante centro marinaro, con una cospicua e preparata flotta navale alla pari di altri grossi centri marinari della Liguria, partecipò nel 1099 alla prima crociata ricevendo privilegi politici, ma soprattutto commerciali, dal re di Gerusalemme Baldovino I, dal signore feudatario Boemondo I d'Antiochia e da Tancredi di Sicilia.
Fu feudo di Enrico II Del Carretto fino nel 1193 quando, con atto ufficiale rogato all'interno della locale chiesa di San Paragorio[5], riuscì gradatamente a sottrarsi dal potere marchionale dei Del Carretto con la cessione degli antichi diritti carretteschi; recenti studi confermano che l'atto potrebbe essere avvenuto già nel 1192. I privilegi acquisiti dai cittadini di Noli furono pienamente confermati nel 1196 da Enrico VI di Svevia, emancipazione popolare che porteranno il borgo a costituirsi ben presto in Comune libero (uno dei primi dopo Genova e Savona]) e in libera Repubblica indipendente con equilibrati statuti e ordinamenti comunali, considerati tra i più antichi della Liguria.[
L'indipendenza guelfa della repubblica nolese, stretta ad oriente dal Comune di Savona e ad occidente dal sempre più crescente Marchesato di Finale, fu ancora più salda con la strategica alleanza politica e commerciale, dal 1202, con la Repubblica di Genova; gli atti dell'epoca, conservati presso l'archivio storico comunale, citano chiaramente un accordo "a pari diritti tra le parti", ossia senza una prevaricazione l'una verso l'altra. Oramai alleata dei Genovesi, la flotta navale nolese combatté contro Pisa per la supremazia commerciale nel mar Tirreno e contro Venezia per i traffici marinari nel Medio Oriente. Nel corso del XIII secolo Noli si dotò di ulteriori fortificazioni e di oltre settanta torri cittadine chiudendo il borgo in una cinta muraria. Lo schieramento politico e militare verso la causa della Lega Lombarda contro Federico II di Svevia favorì il riconoscimento da parte del pontefice Gregorio IX alla costituzione, nel 1239, della diocesi di Noli[5]; la separazione dalla curia savonese durò fino al 1820 con il successivo accorpamento dell'attuale diocesi di Savona-Noli.
L'espansione della Repubblica di Noli - che al suo massimo splendore raggiunse la dominazione nei borghi vicini di Orco, Mallare, Segno e Vado - durò fino al termine del XIV secolo quando il ristretto porto, che offrì rifugio e stabilità durante l'epoca medievale, risultò invece oramai inadeguato per gli importanti traffici commerciali dell'epoca, portando quasi Noli ad un isolamento marittimo; gli stessi abitanti da abili e audaci marinai si trasformarono ben presto in semplici pescatori. Per tutto il Cinquecento e il Seicento Noli e la sua piccola repubblica marinara conobbero pertanto difficoltà politiche interne, aggravate dalle sempre più estenuanti lotte con il marchesato finalese e Savona, invasioni piratesche, vicine dominazioni piemontesi, lombarde e spagnole e dalle carestie ed epidemie. Nel 1673 una congiura di alcuni abitanti di Noli rischiò di far cadere la repubblica nelle mani del ducato sabaudo; l'intervento del senatore Antonio Viale, inviato dal senato genovese su richiesta dei consoli nolesi, placò la breve rivolta.
La chiesa di San Paragorio, prima cattedrale di Noli.
Così come la Repubblica di Genova e il resto della Liguria fu occupata dalle truppe napoleoniche nel 1797, nonostante il pesante bombardamento navale da parte della flotta inglese nel 1795 contro i francesi.Con la dominazione francese il territorio di Noli rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, inglobando l'ex repubblica nolese all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, fece parte del VII Cantone, come capoluogo, della Giurisdizione delle Arene Candide e dal 1803 centro principale del V Cantone delle Arene Candide nella Giurisdizione di Colombo. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel Dipartimento di Montenotte.
Nel 1808, oramai considerata "piazza forte" della repubblica ligure francese, fu duramente bombardata, alle 16 del 1º agosto, dalla flotta della marina militare inglese.
Nel 1815 Noli fu inglobata nel Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel VI mandamento omonimo del circondario di Savona facente parte della provincia di Genova.

Costantino Muzio - Case di Nava - info@colledinava.it
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