dolceacqua - Colle di Nava

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Gita in auto Dolceacqua
da Nava Via A10 01h33 89 km
Dolceacqua è un tipico borgo medievale della val Nervia, lungo il torrente omonimo. La parte più antica del borgo, posta ai piedi del monte Rebuffao, è dominata dal castello dei Doria e viene chiamata dagli abitanti Terra (Téra nel dialetto locale). Quella più moderna, chiamata il Borgo, si allunga sulla riva opposta, ai lati della strada che sale la valle.
Nella stazione meteorologica di Dolceacqua-Borgonuovo (rete ARPA Liguria) si registrano infatti una temperatura media nel mese di gennaio di +7,6 °C e una nel mese di luglio di +22,3 °C; le precipitazioni che sono moderate (circa 750 mm/annui) si hanno mediamente per 55 giorni/anno.
La chiesa di Sant'Antonio abate e il castello Doria
II toponimo Dolceacqua deriva quasi certamente dalla presenza di un borgo di epoca romana chiamato Dulcius, trasformatosi in seguito in Dulciàca, Dusàiga e Dulcisaqua. Altri studi rivelano però anche la possibilità dell'origine celtica, dal nome Dussaga, modificato poi in Dulsàga e infine nell'attuale Dolceacqua.
Altre testimonianze storiche sono rappresentate dai rinvenimenti archeologici dei castellari dell'età del ferro, rozze fortificazioni in pietra a secco rinvenuti sulle cime d'Aurin e Tramontina - nella zona ad ovest del territorio circostante a Dolceacqua - o ancora la presenza di una torre nella zona dell'Alpicella ad est che confermerebbero il presidio in queste zone dei Liguri Intemeli dal IV secolo a.C. al IV secolo in età romana, a protezione dei villaggi, dei pascoli e dei campi.
Furono i conti di Ventimiglia nel XII secolo a costruire il primo nucleo del locale castello - a questo periodo è attestata la prima citazione ufficiale del borgo in un documento del 1151 - un presidio edificato alla sommità della rupe che dal versante orografico sinistro del torrente Nervia ne controlla strategicamente tuttora la biforcazione della valle stessa e le strade che vi convergono. Tra il 1270 e il 1276 risale l'acquisto del villaggio di Dolceacqua da parte della famiglia Doria (una quota del castello fu acquistata nel 1270 dal genovese capitano del popolo Oberto Doria), borgo sotto la rocca che conobbe nei decenni successivi ampliamenti a gironi concentrici fino alla configurazione attualmente visibile.
Dopo una fase di feroce rivalità con i Grimaldi di Monaco, nel XVI secolo il feudo doriesco dolceacquino conobbe un periodo di buon governo, di pace e di prosperità. Fu Bartolomeo Doria nel 1526 a cedere a Carlo II di Savoia i propri diritti feudali su Dolceacqua diventandone di fatto vassallo del duca savoiardo e tale alleanza tra i Doria e la casata piemontese perdurò fino allo scoppio delle ostilità tra il Ducato di Savoia e la Repubblica di Genova (con i Doria schierati con essa) nel 1625. Occupato dal ducato savoiardo dal 1643, il territorio ritornò nelle mani dei Doria nel 1652 che, istituito a Dolceacqua un piccolo marchesato, nuovamente fecero atto di vassallaggio nei confronti dei Savoia: Francesco Doria fu nominato primo marchese di Dolceacqua.
Nelle fasi cruciali della guerra di successione austriaca (1740-1748) il territorio dolceacquino vide gli scontri tra gli eserciti schierati in campo: il 27 luglio 1744 il castello subì la parziale distruzione e la conseguente resa alle truppe franco-spagnole. Nel 1792 con la cessione della contea di Nizza dal Ducato di Savoia alla Prima Repubblica francese il piccolo marchesato di Dolceacqua entrò a far parte l'anno successivo del cantone di Perinaldo - distretto di Mentone - nel dipartimento delle Alpi Marittime. Il titolo marchionale dei Doria perse ogni validità nel 1797 con la soppressione dei vari feudi imperiali e marchesati, ora annessi alla filo napoleonica Repubblica Ligure. Con il Primo Impero francese, Dolceacqua divenne nel 1805 capoluogo dell'omonimo cantone dello stesso dipartimento francese.
La caduta di Napoleone Bonaparte (1814) e il successivo congresso di Vienna portò il passaggio del territorio ponentino ligure nel Regno di Sardegna[4], nella contea e poi divisione di Nizza. Nel 1861 con il Regno d'Italia la municipalità di Dolceacqua fu sottoposta nel III mandamento omonimo del circondario di Sanremo della provincia di Nizza[4] (poi provincia di Porto Maurizio dopo la cessione alla Francia del territorio nizzardo).
Costantino Muzio - Case di Nava - info@colledinava.it
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